Forse salve le giovani marmotte

Revello, sulla questione del micro-nido
Grazie ad una nuova disposizione regionale

REVELLO - Uno spiraglio interessante si apre inaspettatamente per la soluzione della querelle legata alla sopravvivenza del micro-nido "Giovani marmotte" retto da Brunella Roera. La notizia della chiusura - in alternativa ad una brusca impennata delle rette - si era diffusa con preoccupazione dopo il necessario adeguamento a rigidi parametri regionali, che prevedono la compresenza di un paio di educatori qualificati a libro paga.

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco Ugo Motta ha letto una nota della titolare della struttura in cui viene illustrata la possibilità di una conversione da micro-nido a "centro di custodia oraria per minori con autorizzazione alla mensa", ripristinando una situazione già esistente in passato, ammessa dalla Regione, che porta il rapporto numerico personale/bambini a uno ogni dieci (anziché sei del micronido). Il nulla osta definitivo passa ora nelle mani dell’Asl.

La questione era scoppiata a febbraio, quando proprio l’Azienda sanitaria aveva intimato «lo scrupoloso rispetto di una Deliberazione regionale del 2006 che prevede una compresenza continua di un adulto qualificato ogni sei bambini nelle strutture di micronido». L’assunzione di una figura in più comportava un onere non indifferente, che sarebbe stato accollato all’utenza. Da qui la mobilitazione e la raccolta di circa 800 firme per invocare un ammorbidimento dell’applicazione delle norme, dichiarato comunque impossibile da Palazzo Lascaris.

L’ultimatum dell’Asl costringeva la titolare all’assunzione di una educatrice, formalizzata lo scorso marzo, con un costo sui 17mila euro.

La battaglia della Roera si spostava a quel punto in Comune, supplicando l’Amministrazione di «un intervento economico a favore del micronido», appoggiata anche da un'interpellanza consigliare delle minoranze.

Mentre la Giunta Motta stava ancora valutando, la scorsa settimana la Direzione delle politiche sociali della Regione ha attuato una sorta di ritorno al passato, che potrebbe eludere il rispetto della disposizione del 2006.

Le "Giovani marmotte" attendono ora i futuri sviluppi.

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Paola Molino