A PIOSSASCO IL PARCOGIOCHI E' QUASI IN CAMERA DA LETTO

Piossasco, le proteste di chi abita in largo Andruetto
«Recintate e chiudete l'area giochi: la situazione è insostenibile»

PIOSSASCO - «Non se ne può più: di giorno i ragazzi giocano al pallone a tre metri dalle camere da letto e fino a tarda notte gruppi di giovinastri schiamazzano e bevono nei giardinetti davanti alle nostre finestre. Ma chi è stato quel progettista e chi ha autorizzato un luogo pubblico ad un palmo dalle finestre di casa nostra?». Così si sfoga un nuovo abitante di Piossasco che ha acquistato un alloggio nella nuova zona residenziale di Largo Andruetto, al fondo di via Cumiana e via Cavour. E aggiunge: «In questo periodo abbiamo ancora le finestre chiuse. La scorsa estate è stato un inferno, soprattutto di notte».

Gli abitanti di questo nuovo quartiere hanno raccolto firme e le hanno inviate al sindaco di Piossasco Roberta Avola. La scorsa settimana una delegazione s'è recata in Comune.

«Abbiamo esposto i problemi: i rumori, gli schiamazzi, i palloni che ci arrivano fin nelle case e i giochi che si stanno rovinando, così come gli alberelli che hanno piantato che si stanno seccando poco per volta. Non basta mettere il verde, bisogna poi curarlo», dicono.

Il sindaco: «Ho assicurato loro che sarà costruita una recinzione per il parco giochi entro l’anno, contestualmente ai lavori di viale Parri. Pensavamo che questo parco giochi, collocato non solo vicino alle case ma anche alla scuola media “Cruto” potesse trasformarsi in un luogo d’incontro per i ragazzi. Ma così non è».

Aggiunge un altro componente del comitato di Largo Andruetto: «Chiediamo la recinzione del parco giochi, ma anche la sua chiusura notturna. Diversamente non dormiremo mai di notte. Alcuni giovani hanno anche minacciato chi protestava dalle finestre. Per non parlare di possibili atti osceni all’interno di una casetta-gioco».

Un’altra richiesta: «Va modificato il campetto di calcio che arriva fino al marciapiede vicino alle nostre finestre. Certi pomeriggi vi sono fino a dieci palloni in gioco e qualcuno arriva anche sui citofoni: sembra di essere allo stadio, con le urla dei giocatori e dei tifosi». Un cittadino conclude: «Prima abitavo a Collegno. Mi avevano detto che Piossasco era una cittadina tranquilla e ho comprato l’alloggio due anni fa».

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Paola Molino