MAROCCHINA SEGREGATA IN CASA A PAESANA: DENUNCIATO CONNAZIONALE
PAESANA - Una giovane donna marocchina, in Italia da pochi mesi. La sua speranza: costruirsi una vita migliore, come sognano tutti coloro che migrano. A Paesana l'ha accolta un connazionale, con il quale ha convissuto per tutto questo periodo.
Da subito, però, tutto è andato storto. Lui si sarebbe mostrato violento, prevaricatore. L'avrebbe isolata dal mondo esterno. Nessun contatto con i famigliari e i conoscenti. Nemmeno poteva uscire di casa senza rischiare una punizione. Botte, tante, per ottenere una sottomissione completa.
Tutto questo nel racconto della donna. Emerso, però, solo un poco alla volta al comando della compagnia di Saluzzo, dove la donna è riuscita ad arrivare la sera del 10 marzo.
La sua intenzione era di denunciare lo smarrimento dei documenti d'identità. Null'altro. All'inizio non voleva svelare i veri motivi della denuncia e chi era stato a prenderle i documenti. È grazie al supporto dei Carabinieri saluzzesi, in particolare del personale femminile dell'Arma, che alla fine ha preso coscienza della situazione di abuso e maltrattamento. Ed è emersa, dal suo racconto, una storia di soprusi e violenze domestiche che si protraevano nel tempo.
Come prevedono le norme a tutela delle donne maltrattate, i Carabinieri hanno affidato la giovane immigrata marocchina ad un Centro di accoglienza che si occupa proprio di vittime di violenza. Il convivente, S.A., 39anni, residente a Paesana, è stato segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Saluzzo per i presunti maltrattamenti.
Paola Molino